Luca Ripamonti incarna la quintessenza dello spirito rinascimentale, sia nell’arte che nella vita. Mosso da un intelletto vivace e dalla curiosità, l’artista si è cimentato in molti ruoli diversi e ha assorbito con passione le tecniche caravaggesche: il chiaroscuro, le pitture di fondo color cinabro e ambra bruciata, la teatralità delle pose. Con un’estetica classica che evoca i dipinti del XV e XVI secolo, Ripamonti dipinge con gusto nudi, ritratti, paesaggi e nature morte che esplorano la condizione dell’umanità e i complessi fondamenti dell’universo.
In “Blame”, una figura femminile nuda, consumata dal senso di colpa, seppellisce il viso tra le mani, circondata da mani accusatrici. “The Naked Meal”, dal titolo dell’omonimo film di David Cronenberg su una donna uccisa dal marito, rappresenta la rivincita delle donne sugli uomini. Che si tratti di un volto, di uno sguardo, di un sorriso, di un fiume o di un animale, Ripamonti sonda la psiche, cogliendo l’essenza eterna in tutto ciò che lo ispira e scoprendo la divinità che è nella natura e in ogni essere vivente.